La mia esperienza come assistente di italiano all’estero

Buongiorno cari lettori. Come vi ho detto nel mio articolo precedente, in queste settimane sto rispondendo alle vostre domande sul bando di assistenti d’italiano all’estero.

E la prima domanda che mi fanno le persone che mi contattano è: come ti trovi a Lione? La consiglieresti come destinazione?

Quindi oggi vi racconto la mia esperienza come assistente di italiano all’estero.

  • DOVE SONO? COME MI TROVO?

Innanzitutto, io sto lavorando a Lione e mi trovo davvero molto bene, e posso dire che nel complesso finora è un’esperienza più che positiva per me.

  • PERCHE’ LIONE?

Sono felicissima di essere a Lione, perché Lione era stata la mia prima preferenza che avevo indicato l’anno scorso nella domanda. Io adoro Lione, mi sono innamorata di questa città quando feci il mio primo Erasmus nel 2016: amo la città, l’architettura, il cibo, il modo di vivere qui. Insomma, Lione è la città perfetta per me e desideravo davvero ritornarci per questa esperienza lavorativa. E sono davvero contenta che molte delle persone che mi hanno scritto, desiderano inserire Lione come prima preferenza.

E ancora di più, sono felice non soltanto di essere nell’Académie de Lyon, ma di essere a Lione città, addirittura una dei miei 3 licei si trova proprio nel primo arrondissement, quindi in posizione centrale.

Attenzione: la preferenza di un’Académie non vuol dire necessariamente la città: l’Académie comprende un’aerea più vasta. Ad esempio, l’Académie de Lyon comprende 3 dipartimenti (Rhone, Ain, Loire) quindi Lione città + paesini limitrofi, come vedete in questa immagine. (Cfr allegato A del bando).

  • IL LAVORO:

Per quanto riguarda il lavoro, anche mi trovo molto bene.

Lavorare come assistente di italiano è per me un lavoro nuovo: non avevo mai insegnato italiano e a dire il vero, quando sono arrivata qui non avevo le idee molto chiare su cosa dovessi fare. Ho imparato e sto imparando piano piano questo nuovo lavoro.

Io lavoro in 3 licei (sapete si può lavorare alla scuola primaria, al collège e al liceo) con diversi colleghi (prof italiani o italo-francesi). Devo essere sincera, mi trovo molto bene con loro, mi aiutano, mi danno consigli e mi spiegano tutto. E soprattutto apprezzo molto i loro feedback al termine delle lezioni (cosa pensano delle attività che ho preparato, come le avrebbero impostate loro, cosa si poteva cambiare etc.) Può sembrare banale, ma questa è per me una ricchezza enorme e faccio tesoro di tutto quello che mi dicono. Infatti, il sistema scolastico e soprattutto le modalità di insegnamento in Francia sono diversi dall’Italia.

Poi vi scriverò un articolo dedicato proprio alla didattica e ai compiti/ruoli dell’assistente di italiano all’estero.

  • CONCLUSIONE:

Per riassumere, posso dirvi che questa per me è un’esperienza più che positiva: mi trovo bene a Lione, mi piace la città; mi piace il lavoro e mi trovo bene con i miei colleghi; ho tanto tempo libero per viaggiare, uscire, stare con le amiche (sono fortunata anche in questo, ho un ottimo gruppo di amiche, siamo tutte assistenti, ognuna della sua lingua).

  • CONSIGLIEREI LIONE?

Assolutamente sì! Per scoprirne di più su questa città, puoi leggere qui.

Trovate la versione video (più ristretta) della mia esperienza anche su instagram e sul mio canale YouTube…ah, non ve l’ho detto, ho lanciato anche un canale YouTube! Vi aspetto anche lì, grazie per il vostro supporto!

Come sempre, se hai una domanda, scrivimi!
Per il bando, consulta il sito ufficiale del MIUR, a questo link.

Autore: Noemi Licata Tiso
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