La mia prima esperienza come prof di francese

8/06/2020

Bentornati cari lettori! Oggi è un giorno importante per me.

Oggi è stato l’ultimo giorno di scuola: si è concluso l’anno scolastico 2019/2020, un anno incerto e sofferto, tra precarietà sanitaria e riorganizzazione della didattica.

Oggi è finita la mia prima esperienza lavorativa come prof. di francese in una scuola media. Negli ultimi tre mesi infatti (chi mi segue su Instagram lo sa) ho lavorato come prof di francese in diverse classi di una scuola secondaria di primo grado (scuola media).

È stato un periodo molto intenso, fatto di videolezioni, litigate con la connessione wifi instabile, nottate passate davanti al PC a preparare PowerPoint e weekend a correggere i compiti assegnati. Interagire con i miei alunni attraverso uno schermo, motivarli e stimolarli nello studio, tutto a distanza.

Un’esperienza decisamente intensa e faticosa, eppure è stata un’esperienza unica. Tante tante soddisfazioni: sentirmi chiamare “prof”, ricevere i messaggi “la ringrazio prof” o “grazie prof per le correzioni”. Vedere i bellissimi lavori che hanno fatto i ragazzi. Spiegare loro la lingua che amo e parlare loro della cultura che amo (cantanti francesi, youtuber, la Provenza).
In ogni lezione, ho cercato di trasmettere loro il più possibile: ho sempre cercato di accennare alla cultura, a qualche cantante o youtuber, a qualche piatto tipico tradizionale e altre piccole cose culturali. Ad esempio, negli esercizi di grammatica, modificavo le frasi inserendo come soggetto Norman, Squeezie, Paul Taylor per poter parlare di loro. Ho mostrato loro un video in cui spiegavo la galette des rois alla mia famiglia. Abbiamo lavorato sulla canzone Papaoutai di Stromae, in una classe terza, abbiamo studiato la Provenza tramite un testo del mio blog. Perché? Perché spero che al di là di qualche regola di grammatica, io sia riuscita a trasmettere la curiosità verso questa cultura. Perché la grammatica prima o poi si dimentica, ma la passione, quella resta per sempre.

Questa esperienza mi ha fatto capire che il segreto nella vita è mettere passione in ciò che si fa. Io ce l’ho messa ed è stata un’esperienza unica. Insegnare francese in questi mesi di lockdown mondiale è stata la cosa più bella che potessi fare. Un piccolo assaggio di quello che spero di fare per tutta la vita. Non in Didattica a Distanza, si spera!!

Potrei scrivere un libro su tutto quello che è successo e ho appreso in questi tre mesi, ma mi limito a scriverci la tesi magistrale, che è già un lavoro sufficientemente impegnativo.

Che dire, oggi è un giorno particolare: mi sento felice ma al tempo stesso triste. Sono grata per questa occasione, ma percepisco la tristezza per il suo termine così tempestivo. Grata e felice ma con uno strano senso di vuoto.

Autore: Noemi Licata Tiso
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